Continua la storia della celebre Principessa Dorotea di Micomicone con altre graziose avventure
Tutti gioivano all'ostello per il ritrovato abbinamento delle coppie, specialmente i gestori del posto che avevano ricevuto un anticipo da parte di Fernando come risarcimento dei danni provocati da Don Cyshiter.
Solo Sergio aveva osservato gli avvenimenti con grande dolore, vedendo schiacciate dalla dura realtà le belle speranze di gratitudine da parte delle elfe di Micomicone, vedendo la Principessa tramutata in una semplice ragazza e il gigante in un figlio di papà lampadato.
Andò quindi a svegliare il suo compagno paladino.
«No, puoi anche continuare a dormire tranquillo, signor Paladino dalla Trista Figura, tanto non c'è altro da fare, la Principessa sta da favola.»
«Lo credo bene, ho dato al gigante una battaglia tanto straordinaria e sanguinosa che potrei non ne vedrò di uguali finché non raggiungerò i livelli epici. *Zan* gli ho troncato di netto la testa e il sangue grondava così copioso che sembrava acqua minerale.»
«Di più,» ribatté Sergio, «come se era vino rosso.
Perché, se non l'avevi capito, il gigante morto erano gli scaffali coi bottiglioni rotti e il sangue che colava era un fior di Barbera.»
«Che diamine vai dicendo, pazzo che sei?» Replicò Don Cyshiter.
«Tirati su dal letto,» riprese Sergio ringalluzzito, «e vedrai che casino che hai piantato, che bei danni ti tocca pagare. E vedrai la tua Principessa trasformata in una tipa che si chiama Dora, con altri casini che ti stupiranno.»
«Il gigante mutato in scaffali di vino?! NO, non può essere!» Per la prima volta, dacché erano partiti in cerca di avventure, Don Cyshiter impallidì per la paura e lo stupore. «Vogliono negarmi i Punti Esperienza!»
«Che cazzo dici?»
Non capisci, Sergio? Già ti dissi che ciò che accade fra queste mura è regolato da incantesimi d'illusione. E ora qualche malvagio stregone ha trasformato all'ultimo momento il gigante per impedirmi di ricevere la valanga di XP che avrei preso uccidendo il mostro da solo.»
Il Paladino impiegò alcuni momenti per ricomporsi. «Ma un vero eroe non si preoccupa di queste cose, sgominerò il male anche se un vampiro mi risucchiasse cinque livelli. Orsù, porgimi i vestiti e lasciami uscire, che voglio vedere io stesso gli avvenimenti e le trasformazioni di cui mi narri.»